Caro Giovanni,
la verità è che ce la stiamo mettendo tutta a provare ad essere migliori di quello che eravamo. E per quanto si possa dire o lamentare che le cose non siano cambiate in realtà qualcosa di diverso c'è.
E me ne accorgo dallo sguardo orgoglioso di noi palermitani che resta fisso e guarda avanti senza più abbassarsi anche al solo sentire la parola mafia.
Me ne accorgo dalle parole di mia figlia che a 8 anni mi dice "Mamma, lo sai il giudice Falcone è stato ucciso dai mafiosi perché è stato coraggioso e ha lottato per noi".
Me ne accorgo dal fatto che nonostante siano passati 25 anni si parli di te, ci si emozioni e si pianga, come se la cosa fosse successa stamattina e perché anche quest'anno siamo usciti per le strade a urlare che noi la mafia la schifiamo e non la vogliamo.
Quello che non muore è il tuo impegno caro Giovanni e il tuo ma anche nostro profondo amore per questa città e questa terra.
E noi ce la stiamo mettendo tutta davvero per cambiare le cose.
Piano, piano... Sodi, sodi com'è nostra usanza nel fare le cose.
Ma ci arriviamo.
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