A dire la verità lui proprio non mi fa impazzire e diciamocelo pure, il raggae non è proprio il mio genere di musica.
Tuttavia stamattina quando mi sono alzata dal letto e ancora assonnata alzavo le serrande per vedere che cosa ci riservava in questa giornata il tempo, mi sono ritrovata a canticchiare a mente questa canzone.
NO WOMAN NO CRY.
Un canto muto e solidale.
Per tutte noi che ogni giorno ci dobbiamo confrontare e scontrare con mille difficoltà, che affrontiamo con determinazione e un pizzico di paura la quotidianità con i suoi alti e bassi.
Che ci dividiamo tra figli, mariti,compagni o fidanzati, cercando di essere sempre presenti,disponibili, comprensive e... perfette, anche quando ci sentiamo completamente da buttare.
Per tutte noi che tra il lavoro fuori casa e una telefonata pensiamo alla lista della spesa, a cosa cucinare a pranzo o a cena, al pediatra da chiamare, alla casa da riordinare, alla cesta delle cose da lavare e poi a quelle da stirare!
Per tutte noi che ancora dobbiamo lottare contro i pregiudizi, la bigotteria, le imposizioni culturali e le discriminazioni.
NO WOMAN NO CRY.
Perché alla fine chissà come mai nel bene o nel male sono le donne a versare sempre lacrime, a subire violenze, a sentirsi chiedere durante un colloquio di lavoro "Ma lei ha intenzione di fare dei figli?" come se la maternità le impedisse di essere professionale, a non potersi difendere da chi tende sempre a colpevolizzarle e a lasciarle da sole, a non sentirsi protette da uno Stato che non trova strumenti di tutela e pene severe nei confronti di chi commette reati contro di loro e a sentirsi addosso un senso di "inadeguatezza" verso una società che ancora deve essere educata al RISPETTO.
Che questo sia un 8 Marzo di cambiamento per tutte e tutti.
Che questo sia un 8 Marzo di cambiamento per tutte e tutti.
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